L’associazione “Mio fratello è figlio unico” ha ricevuto, nel 2023, 42 mila euro dalla Fondazione Baroni per un progetto che rappresenta un’iniziativa innovativa e di grande valore che mira a migliorare la vita dei ragazzi con disabilità intellettiva attraverso l’attività sportiva. Un percorso di crescita e inclusione che si avvale di un approccio multidimensionale e di una sinergia tra diversi attori del territorio.
Abbiamo passato una giornata con tutti i protagonisti dell’Associazione per seguire le attività e i progetti e parlare con chi lavora e con i ragazzi.
Alessandro Carella, Presidente dell’Associazione: “Nasciamo nel 2014 per una necessità di una famiglia singola e per andare incontro ai bisogni delle famiglie. Quando la scuola chiudeva servivano figure specializzate sull’autismo, sia sull’aspetto sanitario che ludico. Ogni attività può essere complicata senza l’ausilio di personale qualificato, anche sul lato economico. Abbiamo creato una realtà adatta per loro, a costi contenuti, una rete per famiglie e ragazzi.
Grazie alla Fondazione Baroni sono state organizzate attività sportive, vere terapie, perché lo sport è fondamentale. Abbiamo ampliato l’offerta sportiva: calcio, yoga, beach volley, piscina, dando una crescita sportiva e benessere sportivo”.
Anna Maria Orsi, responsabile del progetto: “Il progetto nasce per l’inclusione, in tre fasi: valutazione psicomotoria, attività e il racconto attraverso un giornalino. Quattro discipline che i ragazzi svolgono da aprile”.
Laura Carella, psicomotricista: “Seguo i ragazzi nello yoga e in tutti i gruppi. Lavoriamo con gli altri operatori per agevolare l’integrazione del lavoro di corpo e gruppo”.
Emanuela Giambrone, neuropsicomotricista: “Inizialmente abbiamo fatto test per stabilire il livello funzionale e monitorare i miglioramenti apportati nei ragazzi”.
Alessandro del Forte Bravetta Calcio: “Da tanti anni ci lega amicizia con l’associazione. Apriamo i campi con materiale tecnico e assistenza, diamo un forte supporto logistico”.