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volti a migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate

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Impresa compiuta! Un trionfo la discesa a remi del Danubio del Circolo Canottieri 3 Ponti

Impresa compiuta! Hanno varcato il traguardo di Esztergom gli atleti del Circolo Canottieri 3 Ponti impegnati nella discesa a remi del Danubio, avventura inclusiva sostenuta con orgoglio dalla Fondazione Baroni attraverso i suoi Bandi.

Vienna, Bratislava, Esztergom: quasi trecento chilometri percorsi in cinque tappe, con la sesta che avrebbe dovuto condurre i nostri canottieri a Budapest. Un vento superiore ai 40 km/h e le condizioni meteo non ottimali hanno impedito di percorrere in sicurezza l’ultima tappa a remi fino alla capitale ungherese, dove il gruppo è comunque giunto in treno per celebrare un’impresa eccezionale a prescindere dall’imprevisto e dagli elementi avversi. Un itinerario senza cronometri né podi, ma con un solo traguardo nel cuore: dimostrare che l’inclusione non è un’eccezione, ma un orizzonte possibile. Per cinque giorni, atleti con e senza disabilità hanno remato fianco a fianco, in un’esperienza che è al tempo stesso viaggio, impresa sportiva e prova di comunità.

Tra le bracciate e le correnti, voci e volti che raccontano molto di più di una traversata fluviale. C’è chi ha intrapreso la sua decima discesa e chi ha affrontato per la prima volta le acque del grande fiume. A prendere parte a questa avventura, anche alcuni degli atleti con disabilità che abbiamo conosciuto sul Tevere, dove il Circolo Canottieri 3 Ponti si allena e dove ha creato una comunità sull’acqua, e di cui abbiamo già raccontato le storie di rinascita. C’è Daniela De Blasis, timoniera e atleta paralimpica, che proprio grazie al canottaggio ha trovato una seconda famiglia; c’è Marco Carapacchio, canottiere ipovedente, che da oltre vent’anni fa del fiume il proprio campo di libertà.

A bordo delle imbarcazioni, ogni gesto è collettivo. Si rema insieme, si affronta il vento insieme, si ride insieme la sera a fine tappa. Ogni chilometro diventa una conquista che annulla differenze, abbatte ostacoli e costruisce legami duraturi. Accanto agli atleti, a rendere possibile tutto questo, c’è la passione instancabile di tecnici e dirigenti come Riccardo Dezi e Giulia Benigni, cuore pulsante del Circolo 3 Ponti. “La discesa del Danubio è il nostro modo di dire che nessuno deve restare indietro”, ci ha raccontato Giulia, e grazie alla Fondazione Baroni abbiamo potuto davvero garantire che a bordo ci fosse posto per tutti, senza pesi economici sulle spalle di chi ha già affrontato troppe sfide nella vita”.

Anche quest’anno, insieme al 3 Ponti, erano presenti oltre 60 canottieri di circoli anche stranieri, tra cui numerosi atleti paralimpici, che hanno affrontato fianco a fianco le acque del secondo fiume più lungo d’Europa. Non è stata soltanto una discesa, ma un’ascesa contro pregiudizi e limiti, verso un’idea di sport che accoglie e unisce.

“Congratulazioni a questi atleti incredibili per il successo in un’impresa unica. Per tutti loro, un meritatissimo traguardo individuale e collettivo. La Fondazione Baroni è davvero lieta di aver contribuito a un’avventura che incarna un lodevole modello da replicare nel connubio virtuoso tra sport e inclusione”. Così Giuseppe Signoriello, Presidente della Fondazione Baroni, ha accolto la buona riuscita della traversata.

A ogni approdo, in ogni tappa, vi sono state mani tese, brindisi condivisi e occhi che guardano avanti. Le condizioni meteo hanno imposto un tragitto più breve, ma l’insegnamento del canottaggio è che  insieme, davvero, non ci sono correnti che non si possano risalire.

Bandi 2024 della Fondazione Baroni per favorire l’inclusione sociale

I bandi della Fondazione Baroni sono aperti alle associazioni, enti e organizzazioni impegnate nell’inclusione sociale dei disabili, in grado di presentare progetti sugli argomenti: sport, assistenza e solidarietà, ricerca scientifica.

Sport

Stanziamento di € 100.000 da destinare a uno o più progetti per lo sport rivolti all’integrazione sociale e relazionale di persone affette da disabilità motoria e neuromotoria.

Assistenza e solidarietà

Stanziamento di € 100.000 da destinare a uno o più progetti per l’assistenza e la solidarietà sociale, rivolti all’inclusione e il lavoro di persone con disabilità motoria e neuromotoria.

Ricerca scientifica

Stanziamento di € 150.000 da destinare a uno o più progetti di ricerca scientifici rivolti alla definizione di nuove metodologie di riabilitazione nei soggetti colpiti da lesione motoria o neuromotoria.