La ricerca, uno studio osservazionale non controllato monocentrico, vuole contribuire a chiarire gli effetti dell’AFA nei bambini con disabilità neuromotoria di differente eziologia, integrandola nel progetto riabilitativo individuale e seguendo il modello bio-psico-sociale proposto dall’OMS. Saranno inclusi 20 soggetti di età̀ compresa tra 4 e 17 anni, con disabilità neuro-motoria, con classe tra I e IV alla Gross Motor Function Classification System e con punteggio maggiore di 4 alla Level of Sitting Scale. Essi effettueranno valutazioni cliniche e strumentali volte a documentarne il profilo funzionale e gli ausili e protesi adattati necessari per la pratica sportiva. Queste ultime saranno progettate e realizzate ad hoc grazie all’attività di un bioingegnere e alla stampa 3D. Per la pratica sportiva in carrozzina e in bicicletta adattata sarà realizzata a Palidoro, attorno al campo da basket, un percorso ciclabile che completerà l’offerta sportiva dell’Area Polifunzionale esistente, che assicura la fattibilità dello studio. Sarà quindi avviato un training sportivo di 3 mesi, a frequenza bisettimanale, con un preparatore atletico e un tecnico della riabilitazione, supervisionati da un medico specializzato in Medicina Riabilitativa. Successivamente saranno indirizzati a centri sportivi del territorio. Prima del training sportivo (T0), al suo termine dopo 3 mesi (T1) e al follow-up a 6 mesi (T2) sarà effettuata una valutazione clinica e strumentale. Gli effetti sulla funzione motoria (performance, coordinazione, equilibrio, endurance) saranno misurati con test standardizzati e mediante una analisi stabilometrica quantitativa computerizzata. La fatica nelle attività sportive aerobiche sarà analizzata mediante il dispositivo indossabile per lo studio metabolico K5 della COSMED, in dotazione al Laboratorio di Analisi del Movimento dell’OPBG. K5 monitora durante l’attività fisica la frequenza cardiaca e 2 respiratoria, l’ossigenazione muscolare, la SatO , il consumo di ossigeno e la produzione di CO2 mediante campionamento dell’espirato. I cambiamenti dell’autonomia personale saranno osservati con la scala Functional Independence Measure, standard internazionale di misura della disabilità che analizza 18 attività della vita quotidiana, 13 motorio-sfinteriche e 5 cognitive. Le ricadute sul profilo psicologico del bambino, i cambiamenti nella partecipazione sociale e nella QoL del soggetto e della sua famiglia saranno valutati con scale standardizzate internazionali, selezionate per età del soggetto. Per garantire la continuità della pratica sportiva e la raccolta dei dati saranno offerti alle famiglie un alloggio per i non residenti, le attrezzature sportive e un transfer gratuito per l’Ospedale. I dati raccolti saranno inseriti in un database e sottoposti a completa analisi statistica. Ci si attende un progresso dell’outcome motorio e dell’endurance del bambino, delle sue capacità di relazione e di inserimento sociale, una riduzione dello stress famigliare, il miglioramento della QoL del bambino e della famiglia. Lo studio consentirà lo sviluppo di ausili e devices 3D innovativi per lo sport (hand bike, biciclette adattate, protesi di arto superiore, etc). La metodologia operativa sviluppata con la ricerca consentirà, ad ogni team riabilitativo multidisciplinare, di strutturare percorsi facilitati per l’avvio allo sport dei bambini con disabilità neuromotoria. I risultati saranno pubblicati su riviste internazionali e comunicati a convegni scientifici.