Il giorno internazionale della disabilità mette in luce che la più grande disabilità è quella dello Stato, che ancora non sostiene a sufficienza chi soffre per disagi intellettivi, motori e simili
Come sottolineato nel suo discorso anche da Sergio Mattarella, oggi ricorre la Giornata internazionale delle persone con disabilità, sulla quale il Presidente della Fondazione Baroni, Giuseppe Signoriello, si esprime con parole dure per un messaggio costruttivo ed il bene di chi, con delle disabilità, vive in questa società ancora con troppi pochi aiuti: “In manovra fondi insufficienti e inadeguati”. Quindi, per passare dal pericolo di una mera retorica ai fatti concreti che producono risultato, va messo a fuoco questo tema.
Furono le Nazioni Unite, nel 1981, a proclamare il 3 dicembre la giornata a favore delle persone con disabilità, allo scopo di promuoverne i diritti e il benessere.
“La ricorrenza promossa dall’Onu – spiega Signoriello – cade negli stessi giorni in cui si sono chiusi i nostri bandi 2024 per finanziare progetti sulle disabilità. Hanno partecipato oltre 270 tra associazioni e centri di ricerca, un aumento incredibile rispetto allo scorso anno. È il segnale della necessità di sostegno da parte di enti del terzo settore e della comunità scientifica di trovare le risorse necessarie. I privati, gli enti filantropici, le fondazioni non possono essere soli. Uno Stato moderno e civile ha il dovere di mettere a disposizione risorse necessarie e sufficienti a sostenere e migliorare la qualità della vita di persone affette da disabilità”.
“Quest’anno la Fondazione Baroni – aggiunge Signoriello – ha messo a disposizione quasi mezzo milione di euro, di cui 350 mila euro sui bandi pubblici per progetti dedicati a sport inclusivi, assistenza e solidarietà, e ricerca scientifica. Siamo consapevoli che è una goccia nell’oceano rispetto alle reali necessità, soprattutto in un momento in cui le misure previste nella legge di Bilancio 2025 sono insufficienti e inadeguate per rispondere alle crescenti necessità di aiuto economico delle famiglie e alla richiesta di supporto per la piena inclusione sociale”.
“Siamo convinti che l’impegno congiunto delle istituzioni costituisca un sostanziale passo avanti nella piena valorizzazione di tutte le persone senza distinzioni. Per questo, confidiamo in una sinergia fatta, non solo di promesse, ma di risorse concrete, perché tutelare le persone disabili è segno di civiltà e significa tutelare la società nel suo complesso”, conclude il presidente della Fondazione Baroni.
La Fondazione Baroni
La Fondazione Giovan Battista Baroni è stata costituita nel 1972. Sin dai primi anni, ha sostenuto numerosi progetti ed iniziative di solidarietà a favore di enti, associazioni e persone affette da deficit e lesioni neurologici e motori. In 50 anni di attività, la Fondazione, che promuove e sostiene iniziative e progetti volti a migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate per favorire il loro diritto ad una vita di inclusione piena e consapevole, ha destinato circa 7 milioni euro tra opere di bene e ricerca scientifica
Gli Amici della Fondazione
La Fondazione Baroni è sostenuta da risorse proprie e dall’operato di ambasciatori per le attività e le iniziative, gli Amici della Fondazione, fra i quali: Matilde Bernabei, Massimo Fabbricini, Vittoria Belvedere, Edoardo Giordan, Martino Iannone, Francesca Di Rocco, Giancarlo Leone, Giovanni Malagò, Massimo Martinelli, Greta Mauro, Federico Palmaroli, Luca Pancalli, Eugenia Roccella, Orazio Schillaci, Stefania Trapani.