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Cerimonia di assegnazione dei Bandi 2023 della Fondazione Baroni

Nella suggestiva cornice del Circolo Canottieri Aniene a Roma, si è tenuta la cerimonia di premiazione organizzata dalla Fondazione Baroni. Un evento che ha illuminato l’impegno e i successi di diversi enti nel campo dell’inclusione sociale e lavorativa, dello sport come mezzo di inclusione e della ricerca scientifica finalizzata al miglioramento della salute e della qualità di vita.

La serata è stata impreziosita dai contributi di figure illustri del panorama italiano, tra cui la ministra Eugenia Roccella e il presidente del CONI Giovanni Malagò, Federico Palmaroli (in arte Osho), autore satirico, Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, Edoardo Giordan, schermidore paralimpico e testimonial della Fondazione Baroni, Matilde Bernabei, produttrice televisiva, che hanno partecipato a un dibattito incentrato sulla solidarietà e l’importanza dell’impegno attivo nella società, moderato dalla giornalista Greta Mauro.

Undici progetti hanno ricevuto un sostegno finanziario complessivo di 306.000 euro, distribuiti in tre diverse categorie: assistenza e solidarietà, sport e ricerca scientifica. Tra questi, il progetto “Casa Nostra” dell’associazione “La Sonda su Marte” mira a migliorare le competenze di vita di ragazzi con disturbo dello spettro autistico, mentre “Le vie dell’Abruzzo sono infinite”, promosso da “La Casa di Cristina”, offre ai giovani disabili l’accesso a attività socio-educative incentrate sul patrimonio culturale e naturale dell’Abruzzo. Altri progetti significativi includono “Cosmesi inclusiva. Il diritto alla bellezza” di “La Maison” e “PartecipAzione” di “Parsec Agri Cultura”, che puntano rispettivamente a favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone disabili e a promuovere l’integrazione attraverso l’agricoltura sociale.

Altre quattro iniziative sono state scelte per il bando ‘Sport’ che assegnava ulteriori 100mila euro. L’associazione sportiva dilettantistica Scuola judo Tomita ha vinto con ‘Judo per tutti’: corsi di judo per le persone con disabilità cognitive che quindi si allenano, fanno amicizia, crescono e migliorano insieme a ragazzi normodotati. La cooperativa sociale onlus ‘Mio fratello è figlio unico’ è stata premiata per il progetto pilota ‘Attiva-mente’ che nei Municipi XII e XIII di Roma punta su un percorso multidimensionale di crescita basato sulla pratica di attività motorie per ragazzi con disabilità intellettiva, a partire da quelli affetti da Dsa.

L’associazione sportiva dilettantistica ‘Romanes Wheelchair Rugby’ è stata, invece, scelta per l’iniziativa ‘Spin the wheel’, che si dipana tra workshop e attività educative nelle scuole sui temi della diversità e inclusione attraverso la pratica del rugby in carrozzina. Infine, la Fondazione Hopen si è aggiudicata il bando per i corsi di karate e danza. La prima disciplina è molto adatta alle esigenze di concentrazione e controllo dell’iperattività, la seconda contribuisce in modo efficace alla costruzione dell’esperienza creativa.



La ricerca scientifica, con progetti come quello dell’Aieop per la centralizzazione dei dati sui tumori pediatrici e la nuova metodologia di gestione delle disabilità post-ictus della Fondazione David Chiossone, evidenzia l’importanza dell’innovazione nel migliorare la qualità della vita delle persone affette da condizioni mediche complesse.

Le dichiarazioni della serata

Giuseppe Signoriello, presidente della Fondazione Baroni, ha sottolineato l’importanza della collaborazione e del sostegno reciproco tra diverse realtà per affrontare le sfide legate all’assistenza, allo sport inclusivo e alla ricerca, evidenziando come il successo di quest’anno ponga le basi per future iniziative che possano coinvolgere ancora più persone e realizzare progetti ancora più ambiziosi per il miglioramento della vita degli altri. Ha infatti dichiarato:

“Quest’anno abbiamo premiato 11 progetti, ma ben 70 domande sono pervenute in risposta ai bandi. Se da un lato siamo più che soddisfatti della risposta ricevuta, che conferma la nostra presenza in aree dove il disagio è forte e quindi con il nostro contributo è stato possibile migliorare delle future aspettative, d’altro canto sottolinea la carenza di adeguati supporti quando si parla di ricerca, sport inclusivo ed ancora di più assistenza. Singole entità, per quanto dotate di buona volontà, possono fare poco, sono convinto che l’aggregazione di realtà come la nostra, il coinvolgimento di aziende, ora che il bilancio solidale è finalmente entrato nelle corde degli imprenditori, potrebbe realizzare grandi progetti coinvolgendo sempre più persone. Spesso le mission sono diverse, ma il fine è sempre il miglioramento della vita degli altri. Noi continueremo la nostra attività cercando di coinvolgere sempre più realtà e cercheremo, forti della nostra storia, di raccogliere risorse necessarie per grandi progetti come la casa del dopo di noi o lo sportello di ascolto ed intervento per disabili fisici o psichiatrici che sono ancora più esposti alla violenza”.

Luca Pancalli, Presidente Comitato Paralimpico:

“Dobbiamo rimuovere gli ostacoli sulla strada delle persone con disabilità e fare in modo che tutti possano avere diritto alla felicità. In questo modo per altro avremmo più contributori e meno assistiti e potremmo liberare risorse per chi è veramente da solo non ce la fa”.

Giovanni Malagò, Presidente del Coni:

“Il terzo settore ci arricchisce molto”.

La Ministra Eugenia Roccella:

“La famiglia è il primo facilitatore della fragilità”.

Video

La galleria con le immagini della serata:

Il video con i vincitori dei precedenti bandi

Durante la serata è stato proiettato un video dei vincitori dei bandi precedenti.

Guarda qui l’archivio dei bandi precedenti.