Da oltre 50 anni, la Fondazione Baroni sostiene iniziative e progetti
volti a migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate

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RICERCA SCIENTIFICA

Un team di ricercatori vuole capire come l’Attività Fisica Adattata (AFA) può migliorare la vita dei bambini con disabilità neuromotoria. Lo studio coinvolgerà 20 bambini dai 4 ai 17 anni, che saranno sottoposti a un training sportivo personalizzato di 3 mesi. I bambini avranno a disposizione ausili e protesi 3D innovative, realizzate su misura per le loro esigenze. Inoltre, saranno supportati da un team di esperti, tra cui un preparatore atletico, un tecnico della riabilitazione e un medico specializzato.
Un team di ricercatori vuole capire come l'Attività Fisica Adattata (AFA) può migliorare la vita dei bambini con disabilità neuromotoria. Lo studio coinvolgerà 20 bambini dai 4 ai 17 anni, che saranno sottoposti a un training sportivo personalizzato di 3 mesi. I bambini avranno a disposizione ausili e protesi 3D innovative, realizzate su misura per le loro esigenze. Inoltre, saranno supportati da un team di esperti, tra cui un preparatore atletico, un tecnico della riabilitazione e un medico specializzato.
Lo studio coinvolgerà pazienti ricoverati presso il Centro Ictus dell'Università. Per prima cosa, i ricercatori misureranno la frequenza e la gravità del deficit visivo e campimetrico in questi pazienti. In seguito, testeranno l'efficacia di un intervento riabilitativo visivo precoce e intensivo, basato sull'integrazione multisensoriale. L'obiettivo è di aiutare i pazienti a recuperare la funzionalità visiva e a migliorare la loro qualità della vita. Il progetto coinvolgerà anche altre strutture riabilitative in Liguria, creando una rete di eccellenza per la cura dei pazienti con ictus.
I tumori del sistema nervoso centrale (SNC) nei bambini sono rari, con circa 350-450 nuovi casi all'anno in Italia. La diagnosi è complessa e richiede un sistema centralizzato per l'analisi dei campioni, come quello in uso presso l'AIEOP. Per migliorare la diagnosi e il trattamento di queste patologie rare, un nuovo progetto mira a creare una piattaforma digitale per la centralizzazione e l'analisi dei dati.
Cefalea a grappolo cronica farmacoresistente e neurostimolazione cerebrale: un potenziale strumento innovativo di trattamento per ridurre il burden di malattia. Lo studio mirerà a caratterizzare una coorte di pazienti affetti da CH cronica farmacoresistente dal punto di vista clinico, attraverso scale di valutazione standardizzate inerenti caratteristiche del dolore, compromissione attività quotidiane, umore, ritmo sonno-veglia e qualità di vita. Tutti i pazienti eseguiranno una valutazione clinica: 1) prima dell’inizio del protocollo tDCS (T0); 2) al termine del protocollo tDCS (T1) che avrà una durata di 2 settimane; 3) dopo 1 mese dal termine della tDCS, per valutarne gli effetti in termini clinici e la loro persistenza nel tempo.
Progetto di teleassistenza e tele riabilitazione in pazienti affetti da lesioni motorie e neuromotorie. La ASL ROMA 2 e la Fleexi Health Tech Company intendono lavorare al presente progetto di ricerca per implementare una piattaforma di teleriabilitazione con programmi per pazienti con lesioni motorie e neuromotorie.
Valutare l'efficacia di un nuovo sistema multisensoriale per la riabilitazione dell'arto superiore nei sopravvissuti all'ictus, basato su un serious game in HVR che il nostro team ha già sviluppato e testato con soggetti sani e anziani con lieve deficit cognitivo menomazione, insieme a un dispositivo tattile leggero indossabile disponibile in commercio per la manipolazione e l'esplorazione con più dita.16 pazienti con ictus ischemico subacuto e successiva compromissione motoria UL reclutati nei reparti di riabilitazione della Fondazione Santa Lucia saranno inclusi in uno studio pilota cross-over di 4 settimane (durata dello studio: 12 mesi) e randomizzati a ricevere sei sessioni di 30 minuti di Intervento IVR che simula le normali ADL (spesa al supermercato) aggiunto alla terapia convenzionale (CT) nelle prime o nelle seconde 2 settimane di osservazione.
Caratterizzazione e trattamento mediante neurostimolazione non-invasiva (tDCS) di pazienti con Malattia di Parkinson ad esordio giovanile Il progetto mira ad approfondire le conoscenze nel campo della MPG e realizzare un intervento terapeutico mediante un protocollo di tDCS su pazienti con MPG.
Viene proposta l'applicazione di un protocollo riabilitativo integrato, costituito da riabilitazione motoria e cognitiva associata ad un intervento di mindfulness-based stress reduction (MBSR) e ad un regime dietetico Chetogenico, al fine di migliorare la disbilità clinica ed il livello di funzionamento della vita quotidiana delle persone con Sm. L'intervento sarà svolto in telemedicina, per favorire l'aderenza dei pazienti e limitare i costi legati ad un approccio multidisciplinare. L'obiettivo primario è la valutazione dell'efficacia clinica a breve termine della riabilitazione integrata rispetto alla riabilitazione motoria in pcSM.
"Riabilitazione LOGopedica associata alla stimolazione vagale per il trattamento della disfagia dopo ICtus - LOGIC". Lo scopo del progetto è proporre una metodologia innovativa di riabilitazione della disfagia post ictus (PSD) basata sull’associazione di logopedia e stimolazione vagale transcutanea (tVNS).
Riabilitazione robotica e neuro-stimolazione non-invasiva su modello murino di ischemia cerebrale: nuovi approcci terapeutici per favorire il recupero funzionale post-ictus L'obiettivo del progetto è quello di validare un trattamento neuro-riabilitativo traslazionale sfruttando i vantaggi del modello animale per avere informazioni chiave sulla progressione dell’output motorio, sui correlati funzionali del recupero e sui meccanismi molecolari. ll protocollo riabilitativo consisterà nell’applicazione combinata di stimolazione elettrica transcranica (tDCS) e riabilitazione giornaliera dell’arto anteriore mediante dispositivo robotico per topo.
Timolazione tDCS per la riabilitazione nei soggetti colpiti da ictus con deficit dell’arto superiore Mira ad applicare la tDCS biemisferica (anodica sul lato affetto e catodica controlaterale), al fine di valutare l'impatto della neuromodulazione (per ri-bilanciare i rapporti di reciproco controllo tra i due emisferi che divengono asimmetrici a seguito dello stroke) sul recupero funzionale e a valutare la presenza di un marcatore EEG che preveda l'efficacia di questo trattamento.
L’ictus rappresenta la terza causa di morte nella popolazione italiana ma soprattutto la principale causa di invalidità. Un recente studio di Vecchio ha dimostrato come lo Small World (SW), un indice di organizzazione dei network cerebrali, predice il recupero funzionale nel soggetto neuroleso.